martedì 26 giugno 2012

Unità di misura angolari


Proprio oggi pomeriggio, il mio strumentista, dopo avere effettuato una stazione libera, mi fa presente alla radio: abbiamo un errore angolare di 2 cm.
Io mi sono chiesto: che cos'è un errore angolare di 2 cm? Gli angoli non si misurano in cm, ma in gradi . Per cui, che cosa avrà voluto dire?
Un grado sessagesimale corrisponde alla 360esima parte di un angolo giro, e un angolo giro è 2 pigreco in radianti. il valore in radianti, moltiplicato per una distanza in metri, mi fornisce lo scostamento trasversale in metri (facilmente convertibile in centimetri)
Ammettiamo che la stazione libera in non fosse delle migliori, i due caposaldi erano distanti tra loro 100 metri e circa 100 metri dalla stazione.
Quanto è, in gradi sessagesimali, un errore angolare di due centimetri?

Il conto è piuttosto semplice:

0.02/100 è il valore in radianti, pari a 0.0002

Facciamo una proporzione

x/2pigreco = y/360

dove x è il valore in radianti, mentre y è il valore in gradi sessagesimali

quindi y = (x * 360) /2pigreco = 0.011459

a   0.011459  corrispondono 0  0.011459  * 3600 secondi = 41 secondi

Non male per uno strumento al secondo..

Un valore abbastanza comune, nell'orientamento, è di 5mm su di una distanza di 200 metri.

In questo caso, l'errore è di circa 5 secondi.

In pratica, l'errore di un secondo corrisponde a 1 mm di precisione alla distanza di 200 metri.



lunedì 30 aprile 2012

Modine


Facciamo le modine

No, non le Mondine. Facciamole modine, ovvero quell’oggetto misterioso che determina l’andamento degli scavi e dei rilevati.

Esistono, in linea di principio, due sistemi per fare le modine:

1)     Usare linea di riferimento
2)     Usare l’asse stradale ed una calcolatrice
3)     Usare pendenza manuale su Leica, pendenza trasversale da offset su Trimble, analogo mi hanno detto sui Sokkia, Topcon e Carlson ma non li conosco.


1) Usiamo linea di riferimento:

Supponiamo di avere un asse stradale:

 
Supponiamo la sezione stradale come segue:

La sezione stradale è costituita da due carreggiate di tre metri, una banchina di un metro ed una scarpata 2/3.

L’altezza in asse è di 10 metri sul livello del mare.
La quota banchina è dunque 10-3 * 0.025 = 9.925

Inseriamo a Cad i seguenti punti quotati


Tracciamo con linea di riferimento la scarpata sinistra:


Nel punto indicato dalla freccia, ovvero dove la linea di riferimento incontra il terreno, verrà posizionata la modina.

In modo analogo, andranno preparate le sezioni in scavo:



2)     Usare l’asse stradale ed una calcolatrice


Con l’asse stradale, in qualsiasi punto io mi posizioni, posso conoscere la distanza dall’asse e la progressiva, oltre che la quota.
Diciamo che siamo sul circoletto rosso che segue, di misura PK 9.65, offset 4.36 dall’asse, quota 8.45
 
 
 Alla quota 8.45, la distanza dall’asse è la seguente:

4 + (9.92-8.45)*3/2 = 6.20

Dovrò quindi spostarmi di 35 cm in progressiva e 6.20-4.36 = 1.84 verso l’esterno.
Il nuovo punto, misurato, potrebbe essere: PK 10.00, offset 6.20 dall’asse, quota 8.20

Ricalcolo la distanza dall’asse, questa volta alla quota 8.20

4 + (9.92-8.20)*3/2 = 6.58

Dovrò dunque spostarmi di 38 cm verso l’esterno.

Iterativamente, raggiungerò il punto in cui la scarpata incontra il terreno naturale






sabato 25 febbraio 2012

Interpolazione lineare


Vediamo come operare sull'interpolazione lineare per quanto riguarda l'andamento dei cigli.
Supponiamo la nostra strada dell’altra volta:

Supponiamo una sezione tipo larga 3 metri, con il seguente andamento dei cigli:
Sezione in rettilineo







 Sezione in curva









L’andamento dei cigli, da progetto potrebbe essere costituito dalla sezione in rettifilo tra i due tratti in rettifilo e dalla sezione in curva nei tratti a curvatura costante. Nei tratti  in clotoide, si adotterà una interpolazione.

Progressiva
% sinistra
sinistra
% destra
∆ destra
0
-2.5%
-0.07
-2.5%
-0.07
62.45
-2.5%
-0.07
-2.5%
-0.07
82.45
+2.5%
+0.07
-2.5%
-0.07
91.72
+2.5%
+0.07
-2.5%
-0.07
131.72
-2.5%
-0.07
-2.5%
-0.07
186.47
-2.5%
-0.07
-2.5%
-0.07


Supponiamo che la livelletta, per comodità, sia una salita costante.

Progressiva
quota
0
10.00
186.47
20.00

Supponiamo di battere la progressiva 93.46 sul ciglio sinistro

La quota in asse, a tale progressiva, è presto calcolata





La pendenza sinistra, a questa progressiva, è la seguente:


Identico ragionamento per il ∆:


Infatti, una strada a pendenza 2.28, a 3 metri, dà sempre 0.07 di offset.

Questo ragionamento vale per le proprietà delle moltiplicazioni e delle addizioni.

In pratica, dato che spesso sono riportate i cigli per sezioni intere, facendo uno schema completo dell’andamento dei cigli:


Pk
Quota Asse
delta sx
delta dx
ciglio sx
ciglio dx
0.00
10.00
-0.07
-0.07
9.93
9.93
20.00
11.07
-0.07
-0.07
11.00
11.00
40.00
12.15
-0.07
-0.07
12.08
12.08
60.00
13.22
-0.07
-0.07
13.15
13.15
62.45
13.35
-0.07
-0.07
13.28
13.28
80.00
14.29
0.05
-0.07
14.34
14.22
82.45
14.42
0.07
-0.07
14.49
14.35
87.08
14.67
0.07
-0.07
14.74
14.60
91.72
14.92
0.07
-0.07
14.99
14.85
100.00
15.36
0.04
-0.07
15.40
15.29
120.00
16.44
-0.03
-0.07
16.41
16.37
131.72
17.06
-0.07
-0.07
16.99
16.99
140.00
17.51
-0.07
-0.07
17.44
17.44
160.00
18.58
-0.07
-0.07
18.51
18.51
180.00
19.65
-0.07
-0.07
19.58
19.58
186.47
20.00
-0.07
-0.07
19.93
19.93

Sarebbe lo stesso risultato che otterremo interpolando la sezione prima e la sezione dopo.



Sempre per le ben note proprietà di addizione e moltiplicazione.

Per cui, se è necessario interpolare, occorre avere presente l’andamento dei cigli e, successivamente, agire di interpolazione lineare. L’unico problema che potrebbe  sorgere è in mancanza di informazioni complete sull’andamento dei cigli:
Infatti se io avessi una tabella come segue, e non avessi specificato l’andamento dei cigli:

Pk
Quota Asse
delta sx
delta dx
ciglio sx
ciglio dx
0.00
10.00
-0.07
-0.07
9.93
9.93
20.00
11.07
-0.07
-0.07
11.00
11.00
40.00
12.15
-0.07
-0.07
12.08
12.08
60.00
13.22
-0.07
-0.07
13.15
13.15
80.00
14.29
0.05
-0.07
14.34
14.22
100.00
15.36
0.04
-0.07
15.40
15.29
120.00
16.44
-0.03
-0.07
16.41
16.37
140.00
17.51
-0.07
-0.07
17.44
17.44
160.00
18.58
-0.07
-0.07
18.51
18.51
180.00
19.65
-0.07
-0.07
19.58
19.58
186.47
20.00
-0.07
-0.07
19.93
19.93

La sezione 93.46 verrebbe interpolata in maniera errata (0.04 in luogo di 0.07)




sabato 28 gennaio 2012

Profilo Altimetrico


Si intende per profilo altimetrico l’andamento della quota di progetto lungo la strada.
Fatto salve tutte le verifiche normative, l’andamento di progetto è una linea spezzata (livelletta) unita da dei raggi di curvatura.


nell’esempio, la strada comincia a quota 10.87, alla progressiva 100 è a quota 35.03, e a progressiva 186.47 (alla fine) è a quota 11.13

Un’autovettura, o il treno,  alla progressiva 100, “farebbe” il salto.
Per questo motivo, si inseriscono delle curve, che possono essere circolari o paraboliche
Per esempio, inserendo un raggio pari a 90, la curva viene smussata.


I programmi per la strumentazione, generalmente, hanno necessità delle livellette e delle curvature, e provvedono autonomamente al calcolo dei punti nei quali la strada è in salita in modo costante, ai punti in cui variano le curvature.

Nel caso della curva in esame:

                                                       progressiva      quota
      PIV Punto             100.000    35.030
      Inizio curva           77.348    29.557
      Dosso                  98.484    32.074
      Fine curva            122.461    28.822

Si vede subito che, a causa della curvatura, la quota si è abbassata e che il punto di colmo non è alla progressiva 100, ma alla progressiva 98.48.
Ci sono due tipi di curve, quella circolare e quella parabolica. Occorre verificare nel progetto quale curva vada inserita.
Alcuni programmi per strumentazione, tuttavia, hanno
necessità di inserire anche le informazioni di inizio, dosso e fine curva.





sabato 14 gennaio 2012

Poligonali o meglio : Reti


Prendo in esempio Civil Design, in quanto è il software che conosco meglio.
Lo stesso identico ragionamento può essere effettuato con Sierra, Leonardo, Meridiana, TGO, TBC, LeicaGoeoffice, Carazzai, Tabula, ed anche Pregeo.

Prendendo il file di esempio, nella sottocartella esempi di civil design, c'è una poligonale per strati, che può essere calcolata in molti, moltissimi modi.

Citando il manuale:
- nessuna compensazione: i dati del rilievo verranno elaborati senza nessuna compensazione (nel caso di calcolo 3D non vengono applicate correzioni di curvature terrestre);

- compensazione ai minimi quadrati vincolata: si usa in genere la compensazione ai minimi quadrati quando le poligonali formano una rete complessa e si hanno misure eccedenti rispetto a quelle necessarie. Tutte le misure effettuate (angolari e distanze) rientrano nei calcoli con un peso inversamente proporzionale allo scarto quadratico medio. Lo sqm può essere definito a priori associando alla stazione (dialogo “Tabella Dati”, pulsante ) uno strumento definito precedentemente, in cui sono definiti i valori per ogni tipo di lettura (azimutale, zenitale e distanza). Nel caso di misura iterata (strati di lettura), il programma calcola in automatico media e sqm delle letture ripetute, sostituendolo allo sqm a priori. Il calcolo viene effettuato in modo che , dove ‘s’ sono gli scarti residui alle letture. Nel caso particolare di compensazioni ai minimi quadrati vincolate nel calcolo vengono introdotte come termini noti le coordinate dei punti noti.

- rototraslazione sui punti di maggiore attendibilità: i punti e l’attendibilità vengono definiti nel dialogo Gestione punti noti: il rilievo, dopo essere stato compensato ai minimi quadrati internamente (quindi senza utilizzare coordinate di Punti noti), viene dapprima traslato sul punto più attendibile e quindi ruotato sul secondo punto più attendibile.

- rototraslazione ai minimi quadrati senza variazione di scala: dopo aver eseguito il calcolo con compensazione ai minimi quadrati senza l’uso dei punti noti viene eseguita una rototraslazione rigida in cui non si modifica la mutua posizione dei punti rototraslati (il baricentro del rilievo rimane inalterato) e si minimizza la distanza fra punti di rilievo calcolati e noti;

- rototraslazione ai minimi quadrati con variazione di scala isotropa o conforme: la variazione di scala ingrandisce o rimpicciolisce il rilievo, con il risultato di ridurre ulteriormente gli scarti residui fra punti calcolati e residui;

- rototraslazione ai minimi quadrati con variazione di scala anisotropa o differenziata: la variazione di scala è diversa in X, Y;

- compensazione empirica: ogni vertice viene traslato, di entità proporzionale allo sviluppo dei lati precedenti, nella stessa direzione e nello stesso senso dell’errore riscontrato.

 Ipotizziamo, in modo da ridurre le possibilità,  che i punti abbiano la medesima attendibilità, escludiamo anche la compensazione empirica e la variazione di scala anisotropa, e la nessuna compensazione.


In pratica, ci sono tre casi, di cui riporto il risultato del calcolo:

compensazione ai minimi quadrati vincolata
V100 3224.531 12293.662
V101 3311.788 12452.826
V102 3380.806 12610.046
V103 3473.772 12774.243
V104 3546.166 12938.506
V106 3610.158 13058.925
V108 3682.868 13148.988
V110 3800.831 13257.140
V111 3925.470 13361.292
V113 4027.717 13486.648
V114 4120.441 13640.513
V115 4225.596 13780.785
V116 4346.671 13976.673
V118 4442.427 14114.256
V120 4529.065 14203.915
V121 4649.753 14293.583
V123 4744.799 14394.817
V125 4839.838 14553.156
V126 4882.787 14701.559
V128 4937.742 14863.534
V130 5000.001 14999.999
V132 5114.689 15175.456
V133 5253.521 15359.984


rototraslazione ai minimi quadrati senza variazione di scala

V100 3224.521936 12293.643
V101 3311.776651 12452.807
V102 3380.794667 12610.031
V103 3473.760911 12774.231
V104 3546.154819 12938.496
V106 3610.147717 13058.918
V108 3682.859322 13148.982
V110 3800.824552 13257.136
V111 3925.465661 13361.289
V113 4027.71387 13486.646
V114 4120.439722 13640.513
V115 4225.597546 13780.787
V116 4346.67504 13976.676
V118 4442.432716 14114.261
V120 4529.072286 14203.922
V121 4649.762646 14293.590
V123 4744.810806 14394.826
V125 4839.850689 14553.168
V126 4882.800328 14701.573
V128 4937.755459 14863.550
V130 5000.015061 15000.017
V132 5114.697621 15175.471
V133 5253.527237 15360.001

rototraslazione ai minimi quadrati con variazione di scala isotropa o conforme
V100 3224.535 12293.663
V101 3311.788 12452.825
V102 3380.805 12610.047
V103 3473.770 12774.245
V104 3546.163 12938.507
V106 3610.155 13058.928
V108 3682.866 13148.991
V110 3800.830 13257.143
V111 3925.469 13361.295
V113 4027.716 13486.650
V114 4120.441 13640.515
V115 4225.597 13780.787
V116 4346.673 13976.674
V118 4442.430 14114.257
V120 4529.068 14203.917
V121 4649.757 14293.584
V123 4744.804 14394.818
V125 4839.842 14553.158
V126 4882.791 14701.561
V128 4937.746 14863.536
V130 5000.005 15000.001
V132 5114.686 15175.453
V133 5253.513 15359.980

I minimi quadrati e la rototraslazione con variazione di scala sono praticamente identici anche se, a mio avviso, è da preferire la seconda in quanto, in caso di errore sulle coordinate dei caposaldi, non inficierei la bontà delle misurate, ma solamente delle coordinate.

Quest'ultima caratteristica è molto simile alla calibrazione del GPS, nel caso si impieghi un fattore di scala adattato alle coordinate dei punti

Qualora le coordinate dei caposaldi non  fossero di attendibilità sufficiente, nel GPS si impiega un fattore di scala fisso, dato dalla quota sull'ellissoide di riferimento: in modo analogo, su Civil Design si può imporre la quota di progetto, dal menù imposta del calcolo planimetrico. In questo caso, andrà impiegata la rototraslazione senza variazione di scala.

L'altezza di progetto è, generalmente, l'altezza media del rilievo. E' da considerare che, se si usano le quote sul livello del mare, non andrà utilizzato WGS84 come ellissoide, nel caso dell'italia, ma Hayford 1909 (anche se sarebbe più corretto utilizzare Roma40, e chiamarlo Roma 40); in ogni caso va inserita la latitudine del luogo.