Facciamo le modine
No, non le Mondine. Facciamole modine, ovvero quell’oggetto
misterioso che determina l’andamento degli scavi e dei rilevati.
Esistono, in linea di principio, due sistemi per fare le
modine:
1)
Usare linea di riferimento
2)
Usare l’asse stradale ed una
calcolatrice
3)
Usare pendenza manuale su Leica,
pendenza trasversale da offset su Trimble, analogo mi hanno detto sui Sokkia,
Topcon e Carlson ma non li conosco.
1) Usiamo linea di riferimento:
Supponiamo di avere un asse stradale:


Supponiamo la sezione stradale come segue:
La sezione stradale è costituita da due carreggiate di tre
metri, una banchina di un metro ed una scarpata 2/3.
L’altezza in asse è di 10 metri sul livello del mare.
La quota banchina è dunque 10-3 * 0.025 = 9.925
Inseriamo a Cad i seguenti punti quotati
Tracciamo con linea di riferimento la scarpata sinistra:
Nel punto indicato dalla freccia, ovvero dove la linea di
riferimento incontra il terreno, verrà posizionata la modina.
In modo analogo, andranno preparate le sezioni in scavo:
2)
Usare l’asse stradale ed una
calcolatrice
Con l’asse stradale, in qualsiasi punto io mi posizioni,
posso conoscere la distanza dall’asse e la progressiva, oltre che la quota.
Diciamo che siamo sul circoletto rosso che segue, di misura
PK 9.65, offset 4.36 dall’asse, quota 8.45

Alla quota 8.45, la distanza dall’asse è la seguente:
4 + (9.92-8.45)*3/2 = 6.20
Dovrò quindi spostarmi di 35 cm in progressiva e 6.20-4.36 =
1.84 verso l’esterno.
Il nuovo punto, misurato, potrebbe essere: PK 10.00, offset
6.20 dall’asse, quota 8.20
Ricalcolo la distanza dall’asse, questa volta alla quota
8.20
4 + (9.92-8.20)*3/2 = 6.58
Dovrò dunque spostarmi di 38 cm verso l’esterno.
Iterativamente, raggiungerò il punto in cui la scarpata
incontra il terreno naturale
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